LIBRIAMOCI  2016

L'edizione 2016 di Libriamoci

Nel mese di ottobre abbiamo aderito a "Libriamoci: giornate di lettura nelle scuole". La classe è stata coinvolta in attività di lettura ad alta voce. La scelta dei libri è stata libera. Ecco il racconto per immagini dell'esperienza

GALLERIA DI IMMAGINI

I protagonisti e le letture di Libriamoci 2016


RICCARDO MUGNANO

L'Assassinio di Roger Ackroyd

di

Agatha Christie


Tutto si svolge in un piccolo paese, King's Abbot, in cui conoscono e tutti sanno tutto di tutti; è insomma come una famiglia; King's Abbot è un tipico paesino della campagna inglese dove non succede mai nulla di speciale; dista circa dodici chilometri da Cranchester, ha una grande stazione ferroviaria, un piccolo ufficio postale e due empori che sono in perpetua rivalità fra loro. In paese vi sono due case di una certa importanza: King's Paddock, che la signora Ferrars ereditò dal defunto marito, e Villa Fernly, di proprietà del signor Roger Ackroyd.
Un giorno però qualcosa accade: l'uomo più ricco del paese, Roger Ackroyd, viene inspiegabilmente assassinato proprio quando stava per leggere una lettera che avrebbe fatto luce sulla misteriosa morte della signora Ferrars. Il delitto getta nello sgomento la piccola comunità, in particolare gli amici e i parenti della vittima. Non tutti però hanno da dolersi dell'accaduto, almeno così sembra credere un buffo straniero alto meno di 165 cm., con una testa oblunga come un uovo, in parte ricoperta di capelli neri, con due baffi immensi e un paio di occhi scrutatori, trasferitosi da poco nel villaggio per coltivare zucche, e in breve l'uomo, che non è altri che l'ineguagliabile Hercule Poirot, l'investigatore privato belga, riesce a scoprire che la realtà è ben diversa da quella che appariva e che tutti, anche le persone più insospettabili, hanno qualcosa da nascondere.

GIORGIA RADAELLI

                                                                       KEVIN POWER 

                                                                                              Yellow Birds


A casa, tutto aveva cominciato a ricordarmi qualcos'altro. Ogni pensiero che formulavo sbocciava e si richiudeva saldandosi su un altro ricordo, che a sua volta conduceva a un altro ancora, fugace, finché mi ritrovavo perso nel momento presente. - Amore, ti spiace sistemare la recinzione vicino al lago? - diceva mia madre nelle giornate estive che si accorciavano, e io mi avviavo giú per la lunga distesa del giardino con un martello e una manciata di chiodi, e raggiunta la recinzione mi ci appoggiavo, guardando l'acqua increspata da una brezza tiepida, e di colpo ricordavo. Cosa? Niente, tutto. Tornavo all'eco dei latrati dei cani che si rotolavano nell'immondizia umida all'ombra della porta di Shamash. Se sentivo certi brutti corvi gracchiare, planando dai cavi della luce che fino a un attimo prima avevano adornato nella loro nera semplicità, capitava che il loro verso risuonasse in perfetta armonia con il ricordo del sibilo dei mortai, e che io, lí a casa, mi preparassi fisicamente all'impatto, forza, bastardi, venite, pensavo, stavolta mi avete preso, poi, quando gli uccelli spiccavano il volo, di colpo ricordavo dov'ero, e voltandomi indietro vedevo il viso di mia madre incorniciato dalla finestra della cucina, le sorridevo e la salutavo con la mano, prendevo la parte di rete metallica che si stava staccando dalla recinzione e la fissavo con i chiodi. È che tu vuoi precipitare, ecco cosa. Pensi che cosí non puoi andare avanti. È come se la tua vita fosse in bilico sull'orlo di un burrone, e andare avanti sembra impossibile, ma non per mancanza di volontà, per mancanza di spazio. L'eventualità di un altro giorno sfida le leggi della fisica. E indietro non puoi tornare. Allora vuoi cadere, lasciarti andare, arrenderti, però non puoi. E ogni respiro te lo ricorda. E cosí via.

Kevin Powers, Yellow Birds

Partiti a diciott'anni. Talmente impreparati, talmente ingenui da credere che insieme ce l'avrebbero fatta. Bartle è devastato dal senso di colpa. Per non avere impedito che Murphy morisse. Per non essere riuscito ad attenuare la brutalità e l'orrore della guerra. Ora che è tornato a casa, vede Murphy ovunque. Insieme alle altre immagini dell'Iraq: i cadaveri che bruciano nell'aria pungente del mattino, i proiettili che si conficcano nella sabbia, le acque del fiume che ha inghiottito il loro sogno. E' il tormento per la promessa che non ha saputo mantenere non gli dà pace.

CRISTINA GRUPPO

HUNGER GAMES di SUZANNE COLLINS

Citazioni


THE HUNGER GAMES

Non so come dirlo. Solo non voglio...perdere me stesso. Ha un senso? Peeta

capitolo 10 1

Sono ferita e in trappola. L'oscurità mi ha dato un po' di tempo, ma quando il sole sorgerà, i Favoriti avranno ideato un piano per uccidermi. Katniss

capitolo 14 2

Non ti muovere e dormi un po' Katniss, ordino a me stessa, anche se vorrei iniziare a seguire le tracce Di Peeta già adesso. Domani lo troverai Katniss

capitolo 19 3



Gli Hunger Games sono degli eventi che si ripetono annualmente nella nazione di Panem. Potremmo dire che siano a metà fra gli antichi giochi dei gladiatori romani e i moderni Reality Show. Vedono 24 ragazzi, con età compresa fra i 12 e i 18 anni e di sesso sia maschile che femminile, combattere fra di loro fino alla morte in vaste aree chiamate "arene". Le arene sono luoghi solo in apparenza naturali, creati artificialmente dagli Strateghi - i direttori degli Hunger Games - per offrire un luogo che potesse dare al pubblico un maggior numero di emozioni. Quindi, oltre ad essere cosparsi di videocamere mimetizzate che riprendono non-stop i Tributi (il nome con cui vengono chiamati i 12 ragazzi e le 12 ragazze), sono equipaggiati con lanciarazzi, nidi di animali geneticamente modificati, botole nascoste e così via. Anche il clima può essere controllato a piacere dagli Strateghi, che possono quindi causare siccità, alluvioni, ma anche valanghe e qualunque altro fenomeno naturale. Al vincitore degli Hunger Games vanno ricchezza e gloria, per questo, talvolta nei distretti più ricchi ci sono famiglie che allenano i propri ragazzi per farvici partecipare, anche se questo in teoria andrebbe contro una delle leggi degli Hunger Games.



RICCARDO RECALCATI

L' accusato. Theodore Boone

di

JOHN GRISMANN


Un omicidio efferato. Una ragazza rapita. Un cagnolino sfuggito all'accalappiacani. Qualunque sia il caso da risolvere, Theodore Boone è sempre pronto a intervenire. C'è un solo dettaglio: ha tredici anni, ma ha già dimostrato di avere le carte in regola per realizzare il suo sogno: diventare un grande avvocato.


Per questo, quando scopre che un ladro ha rubato un cappello da baseball dal suo armadietto a scuola, non si preoccupa: sarà stato uno scherzo.
Ma da quel momento una mano invisibile lo perseguita: prima gli taglia le gomme della bici, poi tira un enorme sasso contro la finestra della sua stanza e, alla fine, arriva anche la polizia. Il cappello da baseball è stato ritrovato sul luogo di un grave furto e ora Theo si trova coinvolto in un nuovo caso con un imputato d'eccezione: se stesso! L'accusa da cui Theo dovrà difendersi è gravissima, e le prove a suo carico sono schiaccianti. Come farà a dimostrare di non essere coinvolto in una rapina? Non resta che scoprirlo, tuffandosi in un'altra avvincente indagine ad altissimo rischio, una sfida al limite dell'impossibile, deve dimostrare la sua innocenza, proprio quando nessuno vuole credere alla verità.


BEATRICE  GIORDANO

LA STRAORDINARIA INVENZIONE DI HUGO CABRET

di

BRIAN SELZNICK


La luna, le luci di una città, una stazione affollata, due occhi spaventati. Le immagini a carboncino scorrono come in un cinema di carta fino a inquadrare il volto di Hugo Cabret, l'orfano che vive nella stazione di Parigi. Nel suo nascondiglio segreto, Hugo coltiva il sogno di diventare un grande illusionista e di portare a termine una missione: riparare l'automa prodigioso che il padre gli ha lasciato prima di morire. Ma, sorpreso a rubare nella bottega di un giocattolaio, Hugo si imbatterà in Isabelle, una ragazza che lo aiuterà a risolvere un affascinante mistero in cui identità segrete verranno svelate e un grande, dimenticato maestro del cinema tornerà in vita.


CATERINA PEDICONI

Qualcuno con cui correre

di

David Grossman


L'incipit del libro

"Un cane corre per strada, inseguito da un ragazzo. Una lunga corda li unisce, siimpiglia nelle gambe dei passanti che brontolano, si infuriano, il ragazzo non fa che mormorare "scusi, scusi" e tra le scuse urla al cane: "Fermati!...

Meraviglioso. È il modo in cui Grossman scrive che lo rende così fantastico: descrive luoghi, personaggi, pensieri e sentimenti con una precisione singolare, non tralascia nessun dettaglio, permettendo al lettore di entrare nella storia, in un ambiente pieno di particolari. E' un libro che parla di argomenti profondi, molto duri, ma tratta anche temi come l'adolescenza, la generosità ed il coraggio.

Due storie che si intrecciano. Tamar e Assaf, due ragazzi con una vita completamente diversa destinati ad incontrarsi. E tutto nasce quando ad Assaf viene assegnato il compito di ritrovare i proprietari di un cane abbandonato. Il ragazzo si ritrova a correre con Dinka per le strade di Gerusalemme, ma non immagina quanto grande sia la storia in cui sta entrando. In questa corsa verso l'ignoto, affidando se stesso all'istinto del cane, Assaf si fa guidare verso luoghi inquietanti dove incontra strani personaggi. Pian piano ricompone la drammatica storia di Tamar, una ragazzina scappata di casa per salvare il fratello dalla sua dipendenza dalla droga. Assaf si appassiona, quasi si innamora di questa ragazza così coraggiosa, così determinata e questi sentimenti vengono trasmessi anche al lettore, che alla fine si cala nell'avventura, con Assaf, alla ricerca di Tamar.

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